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Costruire muri per abbattere muri

CANTONECostruire muri per abbattere muri

03.05.24 - 06:30
Ammucchiare pietre per valorizzare il territorio, ma soprattutto per conoscersi. Questa la mission di NaturaCultura
Davide Giordano tio/20min
Costruire muri per abbattere muri
Ammucchiare pietre per valorizzare il territorio, ma soprattutto per conoscersi. Questa la mission di NaturaCultura

MERGOSCIA - Costruire rinnovare muri (in pietra) per abbattere muri (culturali). Questa la mission dell'iniziativa soprannominata della settimana interculturale "Building Walls Breaking Walls" e portata avanti dall'associazione NaturaCultura.

Anche quest'anno, spiega Johanna Kral, la settimana interculturale sta avendo luogo in Alta Mergoscia (località notoriamente ricca di muri in pietra). Qui si dà modo a ragazzi giunti da diversi Paesi di «rinnovare muretti a secco, crollati o pericolanti, e dall'altra parte di abbattere confini per un incontro tra culture».

Generalmente il progetto viene portato avanti con ragazzi palestinesi, israeliani, irlandesi, Nord irlandesi e svizzeri, ma - considerata la situazione in Medio Oriente -, quest'anno il partenariato è stato portato avanti con l'Italia, in particolare il Sud Tirolo e il Suditalia e ancora l'Irlanda e Irlanda del Nord.

«Noi di NaturaCultura, assieme all'associazione Pro Mergoscia e altre associazioni Associazione Hotspots, cerchiamo di rinnovare questi muri prima di tutto per far sì che non siano un pericolo, ma anche per poter ricoltivare i terrazzamenti», prosegue Johanna. La costruzione dei muri a secco, abbandonata un centinaio di anni fa, ai tempi serviva proprio per terrazzare terreni molto ripidi per poi adibirli alla coltivazione.

Un progetto che ogni anno raccoglie consensi e che quest'anno vede la partecipazione di 16 ragazzi, alloggiati al Campo Cortoi a Mergoscia. «Si dividono tra coloro che sistemano i muretti e coloro che tengono workshop di apprendimento non formale». «I ragazzi - ci tiene a sottolineare Johanna - apprezzano molto il contatto con la natura, lontani dalla tecnologia e dalla frenesia del quotidiano». Questo è l'ultimo anno a Mergoscia, «in futuro ci sposteremo in altre aree del Ticino», conclude l'organizzatrice.

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